La Badia di Montepiano

Badia di S. Maria a Montepiano

Loc. Montepiano (Vernio)

Il complesso comprende chiesa e monastero e le sue origini risalgono all’XI secolo quando era affidato ai monaci vallombrosani. Gli attuali edifici sono del XII secolo. La chiesa ha subito diverse modifiche nel corso del tempo ma mantiene a grandi linee le forme dell’epoca romanica, presumibilmente ad opera di costruttori lombardi; ha facciata e fianchi esterni in bozze di arenaria e fregio ad archetti pensili. Il portale mostra nell’architrave e nella lunetta bassorilievi di soggetto e stile arcaicizzante. Dalla zona absidale emerge il bel campanile a vela realizzato nel Cinque-Seicento. Della stessa epoca sono le due cappelle ottenute trasformando l’originario transetto. L’interno, ad unica navata rettangolare con capriate lignee, conserva importanti affreschi che datano 1260-80. Il monastero, già abbandonato durante il Cinquecento, fu parzialmente abbattuto nell’Ottocento, in conseguenza di danni causati da un terremoto.

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Da Vedere

Pieve dei Santi Ippolito e Cassiano

Loc. S. Ippolito (Vernio)

Situata nei pressi di S. Ippolito la romanica Pieve dei SS. Ippolito e Cassiano era la chiesa più importante del feudo di Vernio. Recenti scavi hanno portato alla luce sepolture altomedievali con struttura identica a quelle scoperte nell’area della Badia di Vaiano. Il martire romano Ippolito, raffigurato insieme all’arcangelo Michele, era fra le figure preferite dalle popolazioni di stirpe longobarda. I conti Bardi ebbero sempre gran cura di questa chiesa e nel 1757 il cardinal Girolamo Bardi vi fece costruire un altare in pietra serena, forse proveniente dalle cave locali. Il suo aspetto odierno è imponente con campanile a torre medievale. L’interno della chiesa è a navata unica con copertura lignea a capriate sorrette da mensoloni, conclusa da coro quadrangolare coperto da volta a botte e introdotto da un arco trionfale a tutto sesto. Oltre ad interventi del XVI-XVII secolo e ad aggiornamenti degli interni nel Settecento, la pieve fu interessata nel 1868 da lavori di consolidamento e nel 1923 da un restauro.

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